Questo itinerario è adatto ad essere percorso con veicoli a motore, sia perché propone un percorso piuttosto lungo (circa 90 km) sia perché, oltre al suo tracciato principale consente, a chi lo vorrà percorrere, di compiere sconfinamenti per visitare alcuni luoghi di sicura suggestione che potranno certamente arricchire il fascino e la completezza del viaggio. Itinerario di grande suggestione paesaggistica, percorre per intero l’Alta Via del Sale per procedere poi, sempre attraverso strade di sicura seduzione, verso numerosi e piacevoli centri abitati.
Prendendo come punto di partenza (e quindi di arrivo, trattandosi di un percorso ad anello) la cittadina di Limone Piemonte, si devono inizialmente seguire le indicazioni che portano verso l’imbocco dell’Alta Via del Sale raggiungendo dapprima la Borgata S.Anna ed i Tetti Catlin affrontando poi la strada che si arrampica, dopo aver attraversato l’abitato di Limonetto, fino a raggiungere il Colle di Tenda (altitudine 1.871 m.). Da qui si devia verso il Forte Centrale continuando ancora a recuperare quota. I forti sono austere ed imponenti costruzioni militari che meritano una sosta ed una visita prima di proseguire lungo la strada che continua fino a lambire alcuni moderni impianti di risalita (Pancani e Cabanaira) per raggiungere il Colletto Campanino prima ed il Colle della Boaria dopo. Ormai siamo a quote superiori ai duemila metri ed il paesaggio assume le caratteristiche dell’alta montagna, mentre la strada prosegue tagliando, in mezzo a rocce calcaree, un paesaggio carsico di grande bellezza che viaggia sulla linea di confine tra i due Stati sconfinando spesso in territorio francese.
Raggiunta la zona di alpeggio di Malaberga si attenua l’asperità del paesaggio, mentre si supera il bivio che porta verso la Capanna Morgantini. Il percorso prosegue toccando lo sperone roccioso di Castel Chevolail fino a raggiungere il Colle dei Signori. Qui una strada digrada verso il Rifugio Don Barbera mentre la direttrice principale prosegue fino ad aggirare, con un ampio tornante, Cima della Pertega (altitudine 2.404 m) e giungere al Colle delle Selle Vecchie (Col de la Celle Vieille – altitudine 2.098 m). Tra breve il paesaggio muterà radicalmente. La zona rocciosa lascia spazio ad una delle più ampie estensioni boschive di quest’area del parco: si entra infatti nel Bosco delle Navette, stupefacente foresta di conifere che accompagna un andamento stradale meno aspro e più scorrevole. Ci si troverà presto ad un bivio: un ramo procede verso Upega, un piccolo e caratteristico borgo alpino, raggomitolato in un breve tratto pianeggiante alle basi del pendio che ripido sale verso le cime rocciose dello spartiacque. Da qui si può proseguire su strada asfaltata, attraverso la suggestiva gorgia rocciosa del Passo delle Fascette, fino a Ponti di Nava e ad Ormea.
L’altro ramo del bivio prosegue lungo il tracciato principale dell’Alta Via del Sale finchè si giunge al termine del tratto soggetto a pedaggio, si supera il bivio per Monesi e si prosegue verso il Passo del Tanarello giungendo in vista della monumentale statua del Redentore, eretta nel 1.900 sull’anticima del Monte Saccarello. Questa montagna, che è la cima più alta della Liguria coi suoi 2.201 metri, è sia il punto di incontro delle Valli Argentina, Tanaro e Roya come pure delle province di Imperia e Cuneo e del dipartimento francese delle Alpi Marittime. Il Saccarello ha due massicci versanti che scendono verso la Valle del Roya a ovest e la Valle Argentina a sud, mentre verso nord il pendio digrada meno scosceso verso la valle del Tanaro.
Se, giunti al bivio per Monesi e prima di proseguire, si vuole fare una digressione verso il paese, si imbocca la strada che scende a tornanti per infilarsi nel bosco e sbucare vicino alle case. Di qui si può proseguire fino a Mendatica oppure puntare verso sud, seguendo la strada provinciale n. 2 in direzione della Cima dell’Ortica e quindi, costeggiando il Monte Cimonasso e la Rocca Rossa chiudere l’anello nuovamente in direzione del Monte Saccarello. Lungo questa digressione, in prossimità del Passo della Guardia, si incontra la strada Provinciale n. 89 che, viaggiando sul crinale in mezzo ad una zona boschiva, scende fino a Triora.
Ma ritorniamo sul percorso principale e, dalle pendici del Saccarello imbocchiamo la strada che prosegue in territorio francese e, attraverso la Collardente, digrada fino a raggiungere La Brigue.
Prima di scendere in fondo valle, tuttavia, abbiamo la possibilità di fare due interessanti digressioni sul versante ligure verso la pista di fondo di Colla Melosa o raggiungere la frazione di Realdo di Triora.
Tornando a La Brigue, se vorremo ancora proseguire su un itinerario alternativo, potremo ignorare la comoda strada che porta a Tenda e, dopo aver superato Saint Dalmas di Tenda, potremo proseguire in direzione di Casterino, punto di partenza per le escursioni nella Valle delle Meraviglie alla scoperta dei noti graffiti preistorici. Di qui, risalendo la strada serrata verso la Baisse de Peyrafique, sarà possibile rientrare verso il valico del Colle di Tenda in due modi differenti. Si potrà deviare dal percorso principale scendendo verso la Valle Roya e raggiungere la cittadina di Tenda e da qui continuare sulla statale che porta al tunnel e quindi a Limone oppure, in alternativa dalla Baisse de Peyrafique proseguire sullo sterrato che, lasciata la zona boschiva si arrampica sul versante che sale al Colle di Tenda.
AREA GEOGRAFICA INTERESSATA
L’area interessata coinvolge tutto il territorio transfrontaliero, posto sul confine italo-francese, attraverso i Comuni di Limone Piemonte, Tenda, La Brigue, Briga Alta, Triora.
Lunghezza totale: 90 Km. Percorso transfrontaliero: dal tragitto principale si diramano diverse varianti che conducono ai centri abitati limitrofi quali Tenda, Colla Melosa, Realdo, Triora, Upega e Ormea, che mettono in rete diversi centri abitati.
Difficoltà e percorrenza: L’itinerario è percorribile con mezzi motorizzati, per lo più su strada sterrata in parte asfaltata.