La Via del Redentore
circuito ciclabile sul Monte Saccarello

L’ITINERARIO

Itinerario ciclabile presenta un discreto dislivello (dai 1.263 m del punto di partenza ai 2.200 m del Monte Saccarello), percorrendo per buona parte il territorio incluso nel Parco Regionale delle Alpi Liguri.

IL PERCORSO

Partendo da Mendatica, si raggiunge la località di San Bernardo di Mendatica (altitudine 1.263 m). Superato San Bernardo si percorre il sentiero che conduce al Colle di Garezzo, entrando in area Parco. Da qui si possono seguire due percorsi: è possibile salire verso il Monte Frontè e superare l’omonimo passo (altitudine 2.090 m) per continuare per un tratto lungo l’Alta Via dei Monti Liguri, sino al raggiungimento della Statua del Redentore, sul Monte Saccarello.
Una variante al percorso principale consente invece di raggiungere la località di Monesi di Triora.
In alternativa, dal Monte Saccarello, si può scendere verso la Collardente, in territorio francese. Da questo punto si può proseguire in Francia, lungo una variante sino al Comune di La Brigue, oppure, su territorio italiano, scendere verso l’abitato di Realdo.

Un’altra soluzione dà la possibilità di proseguire e, attraversando Verdeggia (frazione di Triora), di tornare al Passo della Guardia (altitudine 1.461 m); in alternativa dal Colle di Garezzo si mantiene una quota più bassa e si raggiunge direttamente il Passo della Guardia con un tragitto più breve e meno impegnativo. Dal Passo della Guardia si continua verso il Passo del Pellegrino (altitudine 1.388 m), il Passo di Gorda (altitudine 1.252 m), il Monte Trono (altitudine 1.182 m) sino a raggiungere il centro abitato di Triora.
Lungo il percorso sono presenti il Rifugio Sanremo (non custodito) sul Monte Saccarello (il più alto della Liguria) e un bed&breakfast nella frazione di Verdeggia, oltre alle strutture presenti a Triora e Mendatica.
Dal percorso sono intercettabili altri itinerari locali, tra i quali:

  • Alta Via dei Monti Liguri
  • Giro delle cascate dell’Arroscia e Colle del Garezzo (da Mendatica)
  • Itinerario escursionistico n. 9 del Comune di Triora: Cetta – Colla Belenda – Carmo Gerbontina
  • Itinerario escursionistico n. 1 del Comune di Triora: Triora – Passo della Guardia – Passo Garlenda – Monte Saccarello
  • Itinerario escursionistico n. 2 del Comune di Triora: Triora – Passo della Guardia – Passo di Collardente – Monte Saccarello
  • La Strada della cucina bianca – Civiltà delle malghe (Itinerario tematico)

PUNTI D’INTERESSE

  • Triora
    Sito abitato dai Liguri ancor prima della colonizzazione romana, è un Comune di notevoli dimensioni (a tutt’oggi il più esteso della Provincia di Imperia): Triora appartenne fino all’ XI secolo alla Marca Aleramica, in seguito a quella Arduinica per poi divenire un importante feudo dei Conti di Ventimiglia. Atti notarili del 1261 ci riferiscono come il borgo entrasse a far parte della Repubblica di Genova del cui territorio fece lungamente parte resistendo strenuamente ai numerosi tentativi di annessione di cui fu oggetto, ma grazie ad ampie mura e ben cinque fortezze Triora confermò la propria fama di rocca inespugnabile.
    Dopo il tramonto della Repubblica di Genova e l’avventura napoleonica, Triora passò al Regno di Sardegna e, nel marzo 1860, al Regno d’Italia. A partire dagli anni ‘80, il turismo è divenuto la sua nuova vocazione; dapprima la costituzione del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, poi l’allestimento del Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria e un attento recupero del centro storico con il restauro di alcuni importanti edifici e dimore storiche (Palazzo Borelli, Palazzo Capponi, Palazzo Stella), hanno favorito l’afflusso di turisti italiani e stranieri.
    Meta sia di un turismo più dichiaratamente sportivo sia di percorsi di tipo cultural-folkloristico, il Comune oggi è classificato tra i Borghi più belli d’Italia ed ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Arancione da parte del Touring Club Italiano e può offrire al visitatore molte possibilità che spaziano dalle passeggiate nei boschi, ai trekking alla mountain bike lungo i sentieri del Parco delle Alpi Liguri, a visite e passeggiate di sicuro interesse nel concentrico borgo di Triora. Tra i tanti percorsi di visita possibili segnaliamo la stupenda Collegiata dell’Assunta, imponente chiesa che della lontana origine romano-gotica conserva ancora il portale ogivale inserito nella facciata che troneggia sulla piazza e il Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria (corso Italia, 1) dove, oltre agli strumenti e oggetti legati alle antiche usanze pastorali e contadine, i visitatori potranno osservare e sfogliare libri, documenti e ricostruzioni d’ambiente legate alla stregoneria e alle oscure e intricate vicende relative ai celebri processi alle streghe di Triora degli anni 1587-1589. Da visitare anche il borgo fortificato con i portali in ardesia, archi, strettoie e case fortezza, il Parco Archeologico dell’Arma del Grà di Marmo, l’Oratorio di S. Giovanni Battista, la chiesa di Santa Caterina, la chiesa di S. Bernardino, la chiesa di S.Agostino, la grotta preistorica del monte Frontè. Triora inoltre è inserita tra le Città del pane, per la produzione tradizionale di questo prodotto.
  • Mendatica
    Disposto sul fianco del monte Fronté padroneggia, dall’alto dei suoi 778 metri di altitudine, la Valle Ligure dell’Arroscia, il cui centro più importante è la cittadina di Pieve di Teco. Il territorio comunale di Mendatica si estende anche su parte della contigua Val Tanarello, con le frazioni di San Bernardo, Monesi di Mendatica, Valcona e Le Salse. Alcune di queste frazioni erano frequentate durante il periodo estivo, ma quasi esclusivamente dai pastori.
    Il territorio fa parte del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri. Da vedere il borgo antico, la Parrocchiale dei SS Nazario e Celso, ove si conserva una statua ritraente la Madonna, del noto scultore ligure Anton Maria Maragliano. La Chiesa di S. Margherita, il Santuario della Madonna dei Colombi ed il Museo etnografico.
  • Il Monte Saccarello
    Il Monte Saccarello è il punto più elevato del territorio ligure, posto al confine con la Francia. Sulla sua anticima è stata eretta la maestosa Statua del Redentore.
  • Il Redentore
    Eretta a quota 2.164 metri sul livello del mare, sull’ anticima del Monte Saccarello, la grande statua bronzea raffigurante il Cristo Redentore, fa parte di un gruppo di sculture collocate, nei primi anni del XX secolo, sulle montagne più alte di ogni regione italiana. Nel 1900, infatti, papa Leone XIII, durante la messa della vigilia di Natale in San Pietro, dichiarò di voler dedicare il XX secolo proprio al Redentore. Molte regioni italiane, aderendo all’iniziativa, si impegnarono ad allestire, sulle proprie vette più alte, statue, croci o monumenti che lo rappresentassero. Il ponente ligure realizzò questa imponente scultura che, coi mezzi del tempo e con l’aiuto dei Francesi, venne posta su quel poggio che offre una vista incomparabile.
  • La Frazione di Verdeggia
    Frazione di Triora (Imperia) posta a 1.100 metri sul livello del mare, in Alta Valle Argentina, Verdeggia è una tipica borgata arroccata sul pendio della montagna; insieme a Realdo è l’unica isola linguistica brigasca della Liguria.
  • Le Cascate dell’Arroscia
    Le Cascate sono poco lontano da Mendatica, dove il torrente Arroscia forma una spettacolare serie di cascate alla testata di un vallone coperto da folti boschi. Passando nei pressi della chiesetta romanica di Santa Margherita, che ospita al suo interno affreschi del Quattrocento e del Cinquecento, una bella mulattiera conduce in poco più di un’ora alle cascate, individuabili già da lontano tra la vegetazione rigogliosa.

AREA GEOGRAFICA INTERESSATA

L’area interessata dall’itinerario è una porzione di area transfrontaliera, posta tra Liguria e Francia; si sviluppa principalmente tra i Comuni di Mendatica e Triora ed è per lo più collocato in area Parco.

Lunghezza totale: 30 km. La partenza è prevista dal centro abitato di Mendatica, in Valle Arroscia, (altitudine 778 m); mentre l’arrivo nel centro storico di Triora (altitudine 780 m), in Valle Argentina.

Difficoltà e percorrenza: L’itinerario, fruibile tendenzialmente durante il periodo estivo, non presenta particolari difficoltà di percorrenza; occorrono circa sei ore ed è adatto ad una utenza mediamente allenata.

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