La Via dei Forti
Da Limone Piemonte alla Certosa di Pesio

L’ITINERARIO

Si tratta di un percorso suggestivo che permette di conoscere la realtà naturalistica e paesaggistica del territorio, unitamente alle interessanti storiche fortificazioni militari collocate sul confine italo francese.
La partenza è prevista da Limone Piemonte, località dotata di strutture turistiche di qualità che consentono di soddisfare in modo completo le esigenze di un’ampia utenza, offrendo ospitalità all’interno di strutture di alto livello quali alberghi, resort e chalet, come pure soluzioni più economiche ed informali in alloggi vacanza, bed and breakfast o presso affittacamere.

IL PERCORSO

Dall’abitato di Limone Piemonte, si percorre per un breve tratto la SS 20, sino ad imboccare il percorso che conduce verso la località Sant’Anna per raggiungere la conca erbosa dei Tetti Catalin a quota 1.275 m, e si prosegue verso i Tetti Cortassa (1.454 m), ove è collocato un alpeggio che svolge anche caseificazione e vendita diretta di formaggi.
Da qui si scende verso i Tetti Liset e si raggiunge Limonetto.
Si prosegue quindi per un lungo tratto lungo il percorso della GTA (la tappa relativa al percorso Limonetto- Colle di Tenda-Colla Piana- Gias dell’Ortica-Passo del Duca-Rifugio Garelli) sino a raggiungere il Colle di Tenda.
Dopo aver attraversato una splendida faggeta, si percorre una carrareccia, in alcuni tratti delimitata da antichissimi muretti a secco e si sale alla conca prativa della Cascina San Lorenzo.

Si prosegue per una mulattiera che, in alcuni tratti, coincide con l’antica Via Romana (così definita per la presenza di alcuni tratti di selciatura che rimandano alla tipologia costruttiva delle antiche strade romane) sino al Colle di Tenda (1.871 m). Raggiunto il Colle di Tenda occorre decidere se proseguire lungo il percorso che porta verso la Valle Pesio a nord oppure deviare verso sud in territorio francese. Da qui, infatti, è possibile effettuare alcune varianti che, dalla strada principale, conducono ai suggestivi forti, sino a raggiungere la località di Casterino, oltrepassando il Forte de la Marguerie.
Volendo invece proseguire lungo il percorso che porta verso la Certosa di Pesio, dal Colle di Tenda si percorre per un buon tratto la ex Strada militare, abbandonando il tracciato della GTA, e dopo il Forte Centrale si continua sino al Forte Tabourde, per poi risalire verso la Cima del Beccorosso (2.214 m).
Quindi si riprende il percorso della GTA sino alla Cima del Becco (altitudine 2.300 m), e al Col della Perla (2.083 m). Si avanza ancora lungo la strada sino al Colle della Boaria, per poi riprendere lungo un tratto della mulattiera il percorso GTA sino ad arrivare alla Capanna Morgantini.
Proseguendo, si giunge al ripiano pascolivo del Gias dell’Ortica (altitudine1.836 m) dal quale ci si affaccia sull’incantevole versante delle Carsene. Proseguendo oltre si giunge al Passo del Duca a quota 1.989 m dal quale si può imboccare il percorso del Tour del Marguareis per giungere alla suggestiva Cascata del Saut e discendere verso la Valle Pesio.

PUNTI D’INTERESSE

  • Forte Centrale (Forti del Colle di Tenda)
    Il Forte Centrale (o Forte di Colle Alto) è un’imponente costruzione militare che si trova presso il Colle di Tenda, in Alta Val Roya, a 600 metri a est del colle stesso. Venne costruito tra il 1881 e il 1885 (su progetto di Giuseppe Maggia e Bartolomeo Mersi) per difendere la parte italiana della Valle Roya da possibili attacchi francesi dopo che, nel 1860, la parte più occidentale della zona era stata ceduta ai francesi dai Savoia. Questo edificio è una struttura fortificata di particolare interesse strategico per la tutela della zona. In parte distrutto al termine della Seconda Guerra Mondiale, fu ceduto alla Francia, nel cui territorio si trova tuttora, insieme al Comune di Tenda in seguito al Trattato di Parigi del 1947.
    La struttura, di un certo interesse storico-archeologico, è comunque in cattivo stato di conservazione, benché risulti visitabile agli escursionisti che si avventurano in questa zona. Lungo la linea di spartiacque del colle sono visibili altre fortificazioni nate anch’esse per la medesima strategia difensiva.
  • Forte Taburda (Forti del Colle di Tenda)
    A pianta squadrata, il Forte Taburda è quello edificato più a sud. Posto sul costone che fronteggia il versante segnato dalla tortuosa strada che dal Colle di Tenda discende verso il fondovalle della Roya, è anch’esso protetto da un ampio e profondo fossato e domina un’ampia fetta della Valle.
  • Forte Pepino
    Anche questo Forte, che è quello più orientale della serie fortificata, è stato eretto con una forma ad angolo ottuso ed è cinto anch’esso da un profondo fossato sui lati sud. Il tetto è mimetizzato da una spessa copertura di cotica erbosa.
  • Forte Margheria
    L’imponente edificio è anch’esso circondato da un fossato dal quale, attraverso alcune fenditure, è possibile entrare nel Forte.
    Un lato è aperto verso il vallone sottostante mentre i tre lati superiori sono chiusi da austere mura. All’esterno sono ancora visibili tracce dell’acquedotto che portava al forte l’acqua di una sorgente posta a monte. Un sentiero in rovina si arrampica su questo costone e raggiunge il sovrastante Forte Pernante.
  • Forte Pernante
    Ben mimetizzato sul fianco del Colle sorge il Forte Pernante, edificato a pianta trapezoidale. Dalla sua posizione dominante si gode di un eccezionale panorama sulla valle sottostante e verso le montagne. La provvista idrica del Forte era garantita da un acquedotto lungo alcuni chilometri di cui rimangono tracce lungo il sentiero che taglia il pendio meridionale della Cima Salaute (che si innalza a ovest dell’edificio) e di fianco alla carrozzabile che si inoltra nel Vallone dell’Abisso.
  • Forte Giaura
    Il Forte Giaura dalla pianta pentagonale è circondato da un profondo canale di protezione. Sul suo fianco ovest si vede il versante della Rocca dell’Abisso e si estende l’alpeggio di Pra’ Giordano. L’alpeggio è attraversato dal sentiero che si avvicina gradualmente a quello più ripido che porta sulla vetta.
  • Limonetto
    Antica frazione collocata lungo la strada romana che conduce da Limone al Colle di Tenda. Limonetto confina con il Parco delle Alpi Marittime ed il Parco Nazionale del Mercantour, mentre percorrendo l’Alta Via del Sale è possibile, in poche ore di cammino, raggiungere il Parco del Marguareis; questa felice collocazione rende Limonetto una meta turistica connessa soprattutto alla fruizione escursionistica, legata alla pratica del trekking in estate, dello scialpinismo e delle passeggiate con le ciaspole, in inverno.
  • Casterino
    Frazione del Comune di Tenda, località turistica ricca di strutture ricettive e base di partenza per organizzare le visite alla Valle delle Meraviglie, alla Valle di Fontanalba, alla Valmasque, alla Rocca dell’abisso ed ai forti del colle di Tenda. Qui è possibile organizzare le escursioni accompagnate alle zone della valle dove si trovano le incisioni rupestri (Meraviglie e Fontanalba). Si segnala anche il parco divertimenti che si trova nel bosco all’entrata di Casterino (attraversamenti con cavi aerei sugli alberi ed altre attività per tutte le età). Nel parco non è consentito portare i cani e vigono severe misure restrittive per le escursioni nei luoghi dove si trovano i graffiti.
  • Passo del Duca e Conca delle Carsene
    Il Passo del Duca divide il Vallone del Marguareis dal Vallone degli Arpi ed è uno dei passaggi d’accesso della Valle Pesio verso l’Alta Via del Sale, la Capanna Morgantini, il Colle dei Signori e la Conca delle Càrsene.
  • Capanna Speleologica A. Morgantini
    Si tratta di un prefabbricato edificato dai componenti del Gruppo Speleologico Alpi Marittime, intitolato al socio Alberto Morgantini, tra i promotori della sua costruzione, precocemente e tragicamente scomparso in montagna. La capanna è collocata in zona Colla Piana, (Comune di Briga Alta) posta nella zona della Conca delle Carsene, ad uso e accesso del Gruppo Speleologico Alpi Marittime ed è di proprietà del CAI di Cuneo. Venne inaugurata il 24 luglio 1977 ed ampiamente ristrutturata nel 1997. Possibilità di accesso previo richiesta di disponibilità e di ritiro delle chiavi a Cuneo.
  • Cascata del Saut
    É una suggestiva cascata che si trova in Val Pesio, nel Parco Naturale del Marguareis, sopra il Pian delle Gorre e nelle vicinanze del sentiero per il Rifugio Garelli. Si tratta di due cascate separate, una ha un getto limitato, mentre l’altra è decisamente più grande e sono formate dalle acque che scendono dal Marguareis e che, insieme agli altri affluenti, danno vita la torrente Pesio.
  • Certosa di Chiusa Pesio
    Questo monastero certosino venne fondato nel 1173, ed è un imponente monumento storico molto interessante che, attraverso secoli di storia, è giunto alla sua attuale destinazione di Casa di Spiritualità dei Missionari della Consolata. L’edificio accoglie ogni anno molte centinaia di pellegrini. Nel corso dei secoli fu notevolmente modificato, rispetto alla sua forma originale, con la edificazione, al piano superiore, di un grande chiostro e di una chiesa, diventando nel tempo uno scrigno di preziose opere d’arte, con dipinti del Pentani e del Claret. Alla metà del Seicento venne profondamente ridisegnato dall’architetto fossanese Giovenale Boetto con la costruzione, fra l’altro, dell’elegante loggiato che si estende in fondo al viale di ingresso. Nel 1802 gli ordini monastici vennero soppressi dal Governo Napoleonico: gli ingenti beni immobiliari ed artistici della Certosa andarono dispersi in mille rivoli e le austere mura del monastero nell’Ottocento furono convertite in stabilimento idroterapico frequentato dall’alta società europea.
    Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale il grande albergo chiuse e l’antico edificio, per anni, venne abbandonato a se stesso fino a quando, nel 1934, con i Padri Missionari della Consolata, tornò ad essere un importante centro di spiritualità. Dal 1978 la Certosa è inclusa all’interno del Parco Naturale del Marguareis.

AREA GEOGRAFICA INTERESSATA

L’itinerario parte dalle alture che sovrastano Limone Piemonte e, compiendo un ampio giro piega verso nord rimanendo in quota fino a raggiungere la Certosa di Pesio. L’itinerario principale si sviluppa per la maggior parte in territorio italiano ma sconfina per un tratto anche in territorio francese. Esiste, tuttavia, la possibilità di compiere una variante che piega decisamente verso sud scendendo verso la Valle delle Meraviglie con meta Casterino.

Lunghezza totale: Itinerario di circa 40 km, percorribili mediamente in 6 ore.

Difficoltà e percorrenza: Itinerario cicloturistico di difficoltà media, praticabile da tutti, percorribile in MTB, con bicicletta a pedalata assistita, a piedi e/o a cavallo.

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